Abitanti Cefalù: come si chiamano nel gergo e quanti sono

La bella cittadina di Cefalù è situata sulla costa siciliana settentrionale posta proprio ai piedi di un promontorio roccioso. Famosissima meta turistica, la cittadina è uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione e fa anche parte del parco regionale delle Madonie. In questo articolo di oggi, comunque, oltre a conoscere la storia della cittadina, ci occuperemo anche di parlare degli abitati cefalù.

Il duomo della città, che è stato inserito nel sito regionale di Palermo arabo-normanna vede anche la sua cattedrale e quella simile di Monreale, dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nell’anno 2015. Ma adesso, concentrandoci sulla storia di questa bella cittadina possiamo dire che tracce di frequentazione del sito risalgono alla lontana epoca preistorica, in particolar modo in due grotte che si aprono sul lato settentrionale del promontorio su cui Cefalù sorge.

Nel IV secolo a.C. i Greci diedero al centro indigeno un nome in lingua greca che vuol dire letteralmente «testa, capo» e che era probabilmente riferito al suo promontorio. Ma fu poi nel 307 a.C. che la cittadina venne conquistata dai Siracusani e successivamente dai Romani, che le diedero il nome latino di Cephaloedium.

Nell’858, invece, in seguito ad un lungo assedio, sappiamo che venne conquistata dagli Arabi, che le diedero il nome di Gafludi anche se comunque si questo periodo si hanno davvero notizie scarse a causa di mancanza di testimonianze monumentali.

La svolta definitiva avvenne poi nell’anno 1063 quando la cittadina venne conquistata dai Normanni guidato da Ruggero I per poi essere rifondata anni dopo da Ruggero II e a questo periodo risalgono il chiostro del duomo e la chiesa di San Giorgio insieme al lavatoio medievale.

abitanti cefalù

Quanti sono, ad oggi, gli abitanti cefalù e come vengono chiamati?

Per quel che riguarda la storia successiva di Cefalù e, se vogliamo, quella leggermente più “recente” si può assimilare alla storia della Sicilia e di tutto il resto dell’Italia. Infatti sappiamo che nel 1752 vi si iniziano a stabilire i consolati stranieri che fecero diventare la città meta del Grand Tour. Durante il Risorgimento, invece, vi venne fucilato il patriota Salvatore Spinuzza e poi, in seguito allo sbarco garibaldino, la città proclamò la sua adesione al Regno d’Italia.

Ma quali sono le tradizioni tipiche degli abitanti di Cefalù? Innanzitutto dal 2 al 6 agosto, ogni anno, si svolge la festa del SS. Salvatore, protettore della città e, nonostante in realtà sia l’Immacolata la patrona ufficiale, il SS. Salvatore è comunque sempre stato festeggiato come se fosse il patrono.

Proprio in concomitanza con questi festeggiamenti, il pomeriggio dell’ultima giornata, si svolge una gara che viene chiamata “Antinna a mari“. Si tratta di una gara che vede giovani ed anziani pescatori sfidarsi alla conquista di una bandierina colorata che è attaccata alla punta di un lunghissimo tronco, trono che viene reso scivoloso da grasso e sapone e posto in posizione orizzontale al mare ma fissato per bene alla banchina.

Per quel che riguarda, invece, gli abitanti cefalù possiamo dire che questi vengono chiamati “cefaludesi” in italiano e “cefalutani” in dialetto siciliano. Il numero degli effettivi residenti in città, invece, corrisponde a circa 14.400 per una superficie di 66 km².

Lascia un commento